Introduzione
L’estrazione di un dente è un’operazione molto semplice e comune, tra le più diffuse della chirurgia orale. Per quanto questa procedura sia compiuta continuamente dagli odontoiatri, non è mai esente da una piccola possibilità di complicazioni post intervento. In questo caso una delle conseguenze indesiderate è l’alveolite dentale, che può avvenire dopo l’estrazione di un dente, ma le cui cause concatenanti sono di diverso tipo. I più comuni sintomi alveolite dentale sono quelli che possono essere subito visti dal Paziente allo specchio: gonfiore diffuso nella zona del dente e dolore.
L’alimentazione del Paziente dopo l’intervento, gli eventuali vizi (fumo e alcolici), ma anche la qualità della propria igiene orale quotidiana, conseguono alla stabilità o meno della sede dentale dopo l’intervento estrattivo.
Allo stesso modo esistono delle cause anatomiche, alle quali il Paziente è costretto a sottostare, ma che è sempre bene che l’odontoiatra ne sia a conoscenza. Dunque tutte le donne in età fertile potrebbero avere delle maggiori complicazioni dopo l’intervento di chirurgia estrattiva e sviluppare un’alveolite dentale se si trovano nelle prime due settimane del ciclo mestruale, e allo stesso modo se assumono contraccettivi che modificano gli ormoni. I farmaci e le patologie sono anch’essi collegati all’alveolite dentale: i Pazienti diabetici e chi assume farmaci antidepressivi è più prono ad aumentare le possibilità di un’alveolite dentale.
Esistono dei rimedi casalinghi su come curare l’alveolite dentale, che si possono utilizzare quando ci si rende conto che dopo l’estrazione del dente il dolore non sta diminuendo. Ma la cosa migliore da fare è sempre quella di contattare tempestivamente il proprio odontoiatra per una visita.
Sarà allo stesso modo sarà compito del dentista indicare al Paziente tutte le procedure da effettuare a casa o in Clinica per prevenire l’alveolite dentale, da effettuarsi nelle settimane e nei giorni antecedenti e successivi l’intervento di estrazione del dente. Come curare l’alveolite dentale che eventualmente si potrebbe essere sviluppata a seguito in un intervento, sarà compito dell’odontoiatra occuparsene.
- Introduzione
- Cos’è l’alveolite dentale
- Sintomi alveolite dentale
- Cause dell’alveolite dentale
- Estrazione dentale e alveolite dentale
- Estrazione dente del giudizio e alveolite dentale
- Mestruazioni e alveolite dentale
- Fumo e alveolite dentale
- Igiene orale e alveolite dentale
- Parodontite e alveolite dentale
- Trauma e alveolite dentale
- Diabete e alveolite dentale
- Farmaci antidepressivi e alveolite dentale
- Dieta e alveolite dentale
- Età e alveolite dentale
- Come curare l’alveolite dentale
- Prevenire l’alveolite dentale
Cos’è l’alveolite dentale
L’alveolite dentale è un’infiammazione dell’alveolo, la cavità dell’osso mascellare o mandibolare dove si trovano le radici del dente, o meglio dove si trovavano, dato che questa infiammazione può avvenire dopo l’estrazione di quel dente.
È bene sottolineare subito che per quanto sia una patologia conosciuta e curata, è molto rara, e le statistiche scientifiche degli ultimissimi anni parlano di percentuali tra l’1% e il 3% di alveoliti in tutte le estrazioni dentarie. Questo è dato anche grazie al fatto che la ricerca scientifica e le nuove modalità di gestione del rischio clinico sono in continua evoluzione. SST Clinica Odontoiatrica non è da meno, e da sempre studiamo e rivalutiamo le nostre procedure, utilizziamo nuovi macchinari e i nostri professionisti seguono corsi di aggiornamento per essere sempre al pari con la best pratice clinica.
Le possibilità che si possa sviluppare un’alveolite dentale aumentano in base a diversi fattori, concatenanti tra loro. Se il dente da estrarre è già di per sé molto malato, oppure è un dente “incluso” (cioè che non è mai uscito dalla gengiva, e quindi va estratto facendo un’incisione a lato della gengiva stessa), è più facile che possa avvenire una complicazione post intervento e che si formi l’alveolite dentale.
Al Paziente verrà sempre spiegato prima e dopo l’intervento chirurgico le possibili complicazioni, sia tramite un colloquio con l’odontoiatra che si occuperà dell’operazione, sia con un consenso informato scritto, che verrà preventivamente consegnato al Paziente. In questo modo anch’egli può rendersi conto se dopo l’intervento si sta creando un’alveolite dentale, posto il fatto che sarà sempre seguito dopo la procedura dal personale di SST Clinica Odontoiatrica e contattato nei giorni successivi. Se si dovesse presentare questo problema, verrà visitato per capire il modo migliore come curare l’alveolite dentale.
Sintomi alveolite dentale
Grazie alle informazioni ricevute dall’odontoiatra il Paziente può più facilmente riconoscere da solo a casa se dopo l’intervento si sta sviluppando questa malattia, notando i sintomi alveolite dentale in bocca.
Se nei giorni successivi all’intervento il dolore non accenna a diminuire, ma è continuo e anche in aumento, è bene mettersi in contatto con la Clinica per segnalare il dolore. Le prime domande che verranno fatte al Paziente, e che quindi il Paziente informato si dovrebbe porre, saranno queste:
- Sente dolore non solo nella zona dell’estrazione dentaria, ma anche in quelle adiacenti, come l’orecchio, il collo o tutta la mascella o mandibola?
- Sente un gonfiore nella zona dell’estrazione e in quelle adiacenti?
- Il dolore non diminuisce nemmeno assumendo farmaci analgesici?
- Sente dolore mentre mastica?
- Soffre di alitosi, cioè di alito cattivo?
- Vede che nella sede dell’alveolo sono presenti residui di cibo?
- Sente un cattivo sapore in bocca?
- Ha mal di testa?
- Ha la febbre?
Tutte queste sono le principali domande che portano a una prima diagnosi di una possibile alveolite dentale, la quale parte da un’infiammazione dell’alveolo, ma poi si irradia in tutte le zone adiacenti del corpo, come le orecchie, il collo, e mascella e mandibola. Questo è dato sia dalla presenza di diverse terminazioni nervose collegate tra loro in quella zona, sia per l’ingrossamento dei linfonodi presenti sul collo e sotto la mandibola.
Cause dell’alveolite dentale
Come indicato in precedenza le cause che scatenano l’alveolite dentale possono essere di diverso tipo, sia di carattere fisico che anatomico, ma anche per via di farmaci assunti contemporaneamente o per la tipologia di dieta seguita.
Le cause più comuni e più importanti sono l’estrazione dei denti, e ancor di più estrazione dei denti del giudizio. Diversi altri fattori concorrono allo sviluppo dell’alveolite dentale, e conoscerli può aiutarci a prevenire quanto possibile queste cause e ridurre ancor di più le percentuali di complicazioni post intervento estrattivo.
Estrazione dentale e alveolite dentale
L’estrazione di un dente è una procedura clinica molto semplice e conosciuta, ma che può portare a delle complicazioni se il dente da estrarre ha dei problemi pregressi. Un dente può dover essere estratto per diversi motivi, ma se questi sono per via di una carie molto profonda, che non può essere più curata, per una pulpite o un granuloma, le possibilità che si crei un’alveolite dentale dopo l’intervento aumentano.
Estrazione dente del giudizio e alveolite dentale
Tra i denti che devono più comuni ad essere estratti abbiamo i terzi molari, i cosiddetti denti del giudizio. Questi denti sono quelli che si estraggono con più frequenza perché solitamente creano maggiori problemi al Paziente. I denti del giudizio sono ormai un residuo dell’evoluzione della specie umana: erano presenti nella dentatura degli uomini preistorici, che dovevano masticare cibi spesso crudi e molto più duri di quelli a cui siamo abituati noi. Con il passare dei millenni questi denti si sono resi sempre più inutili per la masticazione, e quindi ad alcuni Pazienti si rendono necessari da estrarre.
Le motivazioni per l’estrazione di un dente del giudizio sono quelle per cui il dente è incluso, dunque come indicato prima non è mai riuscito ad erompere dalla gengiva, ma spinge contro gli altri denti. Questo crea un continuo dolore al Paziente, o può portare anche a uno spostamento irregolare di tutta l’arcata dentaria. Questo rende necessario l’estrazione del dente, che può avere delle complicazioni e portare ad un’alveolite dentale.
Mestruazioni e alveolite dentale
Le donne in età fertile hanno più possibilità di sviluppare i sintomi alveolite dentale, per via del ciclo mestruale. I cambiamenti ormonali dati soprattutto dalle prime due settimane del ciclo fanno sì che sia più facile lo sviluppo dell’alveolite dentale nelle donne.
Per questo motivo è bene che la donna faccia sapere al proprio odontoiatra, sempre nel rispetto della privacy e della riservatezza Medico-Paziente, le date del suo ciclo mestruale. In questa maniera sarà più facile per l’odontoiatra organizzare l’intervento poco prima della fase mestruale, per far sì che la Paziente abbia il numero più basso possibile di ormoni, e allontanando le cause dell’alveolite dentale.
Fumo e alveolite dentale
È stato osservato come i Pazienti fumatori abbiano più possibilità di sviluppare l’alveolite dentale. Questo è dato dalle parti che compongono la sigaretta: la nicotina è un vasocostrittore, e quindi ha un effetto ischemizzante, di riduzione dell’afflusso di sangue, che al contrario è necessario per la guarigione dell’alveolo dopo l’estrazione.
SST Clinica Odontoiatrica raccomanda a tutti i suoi Pazienti di non fumare, o di smettere di fumare, anche se si tratta di sigarette elettroniche, in maniera diversa ma anch’esse dannose alla salute dei denti. Fumare è un vizio che ha solo effetti negativi sui denti, oltre che in tutto il resto del corpo: porta all’ingiallimento dei denti, allo sviluppo dell’alitosi e secondo alcuni studi anche della leucoplachia.
Per questo motivo è bene evitare di fumare nei giorni prima e dopo l’intervento di estrazione dentaria, per evitare di sviluppare l’alveolite dentale.
Igiene orale e alveolite dentale
L’importanza della salute e dell’igiene orale sarà sempre una delle colonne portanti di SST Clinica Odontoiatrica. La prevenzione orale di ogni Paziente parte con l’igiene orale quotidiana, che dovrebbe essere una routine per ognuno di noi da quando è bambino. Per questo motivo è sempre importante insegnarlo anche ai propri figli, ed educarli da piccoli per fare sì che portino con sé questa lezione tutta la vita.
I Pazienti che per diversi motivi non hanno una buona igiene dentale personale, avranno sempre maggiori problemi degli altri. Per prima cosa è necessario che tutti si rechino alle visite odontoiatriche cicliche, per tenere sotto controllo la salute orale e prevenire tutte quelle malattie dentali che da soli non si potrebbe né diagnosticare, né curare. In questa maniera sarà più difficile dover arrivare all’estrazione di un dente, soprattutto se questa si rende necessaria a seguito della patologia non più curabile di quello stesso dente.
La buona igiene orale personale inoltre è un tratto assolutamente necessario per presentarsi a un estrazione dentaria. Oltre alla comune igiene orale personale, è bene fare una pulizia approfondita prima dell’estrazione del dente, per essere sicuri di non avere complicazioni dopo l’intervento.
Allo stesso modo è necessario mantenere l’igiene orale dopo l’intervento, dato che avremo una ferita aperta che avrà necessità di tempo per rimarginarsi. Non tenere puliti i denti può fare sì che i batteri facciano infiammare la zona operata e che si formi l’alveolite dentale.
Certamente l’igiene orale quotidiana dopo l’estrazione del dente dovrà essere diversa rispetto a quella classica: è importante che il Paziente passi lo spazzolino con più leggerezza, che utilizzi uno spazzolino manuale e non uno elettrico, che scelga uno spazzolino con le setole più morbide. Se ci sono dei riascqui con il collutorio da fare, devono essere più lievi del normale. Prima di scegliere autonomamente se usare un collutorio o un dentifricio con la clorexidina è bene parlarne con il proprio odontoiatra.
Parodontite e alveolite dentale
Avere una parodontite pregressa può essere una delle principali cause concatenanti dell’alveolite dentale. Questo avviene perché la sede dell’alveolo è inserita direttamente all’interno della gengiva. La parodontite è una malattia che rende la gengiva molto gonfia e infiammata, oltre che farla sanguinare.
Una situazione simile rende la sede operata del dente molto più prona a infiammazioni e all’alveolite dentale, oltre ad essere stata una delle possibili cause della necessità di estrarre il dente.
Anche in questo caso è di primaria importanza la prevenzione orale: la parodontite non si sviluppa subito, ma è un processo successivo alla gengivite. Se la prima fase, più lieve, della malattia non è tenuta sotto controllo, può molto più facilmente tramutarsi in una parodontite. Questo accade perché il Paziente già da prima probabilmente non manteneva una corretta igiene orale, e con l’arrivo della gengivite ha avuto timore a spazzolarsi meglio i denti e le gengive, per non sentire ulteriore dolore. La parodontite inoltre avviene perché il Paziente non si è presentato alle visite odontoiatriche, e saltandole ha fatto sì che via via la sua situazione orale peggiorasse. SST Clinica Odontoiatrica organizza un ciclo di visite di prevenzione orale durante l’anno studiate in modo che tutte le principali malattie orali possano essere prevenute, o trovate appena si stanno cominciando a sviluppare.
Trauma e alveolite dentale
Diversi studi hanno notato che i traumi che accadono durante le chirurgie orali di estrazione dei denti possono essere una delle cause più importanti di sviluppo successivo dell’alveolite dentale.
Le infiammazioni e le possibili infezioni dentali che una chirurgia orale può portare sono ottimi vettori per l’alveolite dentale, che però possono accadere in contesti dove l’estrazione del dente non è adeguatamente protetta da materiale sterile e personale preparato.
Oltre a mantenere i più alti standard di controllo delle proprie procedure cliniche e avere un ciclo di sterilizzazione certificato, tutta l’équipe di SST Clinica Odontoiatrica segue sempre corsi di aggiornamento per la propria attività dentistica. Le estrazioni dentarie sono a capo del Dottor Ernesto Sidoti, il Direttore Sanitario della nostra Clinica di Segrate.
Se alcuni studi hanno notato un maggior numero di traumi dentali legati all’estrazione che hanno poi più facilmente portato allo sviluppo di un’alveolite dentale, causati da studenti di odontoiatria ancora inesperti, tutti i Pazienti di SST Clinica Odontoiatrica non devono temere, dato che queste procedure sono date solo agli odontoiatri più esperti della nostra Clinica.
Diabete e alveolite dentale
Per quanto la letteratura scientifica generalmente parli di maggiori possibilità per i Pazienti affetti dalle diverse forme di diabete di sviluppare l’alveolite dentale, le ultime ricerche scientifiche non sono del tutto concordi.
È possibile secondo alcuni studi che i Pazienti affetti da diabete guariscano in maniera diversa, e spesso più lenta, rispetto ai Pazienti non diabetici. Alcuni studi propongono la teoria per cui la quantità di zuccheri presenti nel sangue dei Pazienti diabetici, essendo maggiore, faccia sì che questi sviluppino più facilmente l’alveolite dentale.
Farmaci antidepressivi e alveolite dentale
Nel 2011, una ricerca pubblicata sul prestigioso Journal of Oral and Maxillofacial Surgery ha indicato la possibilità, anche se non supportata da ulteriori evidenze o ricerche scientifiche, che i Pazienti che assumessero farmaci per la salute mentale, nello specifico antipsicotici e antidepressivi, avessero una percentuale di alveoliti dentali molto maggiore rispetto ai Pazienti che non ne facessero uso. La ricerca ha ipotizzato che la saliva è tra le parti della bocca che aiutano la guarigione dell’alveolo, e queste tipologie di farmaci diminuiscono di molto la salivazione, e quindi possano portare più facilmente allo sviluppo dell’alveolite dentale.
La xerostomia, cioè la sensazione di avere pochissima o del tutto nulla presenza di saliva all’interno della bocca, è una causa di diverse malattie e disturbi dentali, come l’erosione dentale, l’alitosi, la placca, la leucoplachia. Questo perché la saliva è un ottimo alleato della bocca: la tiene umida e protegge ulteriormente lo smalto dentale con un sottile velo, oltre che fare un’azione di continua pulizia dei denti.
Dieta e alveolite dentale
La dieta che un Paziente deve tenere nei giorni precedenti e successivi ad un’estrazione dentale è segnalata dal proprio odontoiatra, oltre che essergli comunicata per iscritto. È bene che segua pedissequamente le indicazioni fornite, per evitare che alcune tipologie di cibi e bevande possano avere effetti deleteri sulla chirurgia appena effettuata, e portare in alcuni casi allo sviluppo dell’alveolite dentale.
Il Paziente deve preferire una dieta di cibi freddi e facili da masticare, che non richiedano grossi sforzi e che possano essere masticati nella parte non interessata dalla chirurgia della bocca. Sono da evitare tutti i cibi troppo caldi, speziati, piccanti e troppo dolci. Una delle soluzioni per chi ha dolori è quella di bere frullati, ma bisogna evitare di usare la cannuccia: l’azione di succhiare con la cannuccia può peggiorare la ferita e portare all’alveolite dentale.
Sono da eliminare per tutto il periodo di guarigione bevande gassate, che sono fin troppo ricche di zuccheri, e alcolici.
Età e alveolite dentale
Non può essere considerata una regola universale, ma molte ricerche scientifiche hanno notato come i Pazienti tra i trenta e i cinquant’anni abbiano molte più possibilità di sviluppare un’alveolite dentale dopo l’estrazione dentaria. Questo è causato paradossalmente dalla buona salute della bocca del Paziente: il dente è ben ancorato all’interno dell’alveolo, e dunque la sua estrazione è più difficoltosa. Questo può più facilmente portare a dei traumi durante la chirurgia orale, e quindi allo sviluppo dell’alveolite dentale.
Come curare l’alveolite dentale
Dopo aver notato i principali sintomi alveolite dentale, il Paziente deve sapere di dover comunicarli quanto prima al proprio odontoiatra, per poter essere visitati e ricevere la cura per alveolite dentale. Oltre a evitare che questa possa creare ulteriori danni nella bocca, la cura per alveolite dentale avviene anche per salvaguardare il rapporto del Paziente con le persone che lo circondano. Chi sviluppa un’alveolite dentale infatti incorre spesso in forte alitosi e cattivo sapore in bocca, dati dalla ferita che non si sta rimarginando. Questo rende molto più difficile per il Paziente parlare ed esprimersi liberamente davanti ad altre persone. Contattare subito il proprio odontoiatra è la soluzione migliore e più veloce per come curare l’alveolite dentale.
I dentisti hanno diversi modi per come curare l’alveolite dentale, iniziando con il cercare di ridurre l’infiammazione e la sensazione di dolore nel Paziente, per poi lavorare sulla guarigione della ferita. Le medicazioni che più comunemente sono utilizzate riguardano il paracetamolo e l’ibuprofene, oltre che l’uso di antibiotici.
Inoltre si possono fare diversi risciacqui con soluzione fisiologica e con collutori a base di clorexidina. Nel secondo caso è bene adattarsi alle indicazioni dell’odontoiatra, per acquistare e usare nel periodo indicato il collutorio più corretto, così da ottenere la migliore cura per alveolite dentale possibile ed evitare usi sbagliati.
Prevenire l’alveolite dentale
Le diverse cause che concorrono allo sviluppo dell’alveolite dentale possono essere evitate, parzialmente o del tutto, se il Paziente ne è a conoscenza. Il ruolo dell’odontoiatra è quello di avere un colloquio prima dell’intervento con il Paziente, spiegargli tutte le procedure e indicargli queste azioni preventive.
Ripetiamo in maniera schematica le azioni di prevenzione da effettuarsi, le quali sono molto semplici e possono facilmente evitarci di dover ricorrere a una cura per alveolite dentale.
Prevenzione prima l’estrazione di un dente
- Sottoporsi ad una pulizia dentale professionale pochi giorni prima dell’intervento
- Seguendo le indicazioni del proprio odontoiatra, effettuare i giorni precedenti e quelli successivi all’intervento dei risciacqui con un collutorio a base di clorexidina
- Evitare di fumare prima (e dopo l’intervento), e valutare di smettere di fumare
- Se si prendono farmaci anticoncezionali, indicarlo preventivamente all’odontoiatra
- Indicare prima il periodo del proprio ciclo mestruale
- Indicare all’odontoiatra eventuali patologie in corso o assunzioni di farmaci specifici (cosa che verrà comunque chiesta al Paziente in occasione della sua prima visita)
Prevenzione dopo l’estrazione di un dente
- Fare molta attenzione a non assumere cibi troppo duri, troppo caldi, troppo piccanti e troppo dolci
- Non sputare, fare gargarismi, succhiare con la cannuccia, fare dei risciacqui troppo energici
- Non fumare
- Non assumere bevande gassate o bevande alcoliche
- Non masticare nella parte operata
- Non toccare con la lingua la zona operata
- Seguire le indicazioni dell’odontoiatra in base ai risciacqui a base di soluzione fisiologica e/o collutorio alla clorexidina
- Lavarsi i denti con uno spazzolino manuale e non elettrico, utilizzando delle setole morbide e spazzolando delicatamente
- Contattare subito l’odontoiatra se il dolore non accenna a diminuire e se si sente la febbre. In questo ultimo caso è più facile che ci siano state delle complicazioni e che possa essere necessario intraprendere una cura per alveolite dentale.
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