menopausa sintomi

 

Introduzione

Le donne affrontano diversi momenti nella loro vita, nei quali i cambi radicali di produzione di ormoni influiscono pesantemente sulla qualità della loro salute orale. Durante il ciclo mestruale, mentre sono incinte, e anche nelle settimane successive alla gravidanza, nel periodo di post parto, il corpo deve continuamente riadattarsi a delle modifiche ormonali.

I principali ormoni che sono presi in considerazione sono quelli propri dei caratteri sessuali secondari, dunque gli estrogeni e i progesteroni, i protagonisti dei famosi “sbalzi ormonali” che coinvolgono la salute psicologica e fisica delle donne. La presenza maggiore o minore di questi ormoni fa sì che anche la bocca e i suoi organi siano interessati da delle fluttuazioni, che in molti casi provocano dei disturbi e delle patologie orali. Le aree solitamente più coinvolte sono i denti, le gengive e la mucosa orale.

In questo momento ci concentreremo maggiormente sul periodo della menopausa, il quale è diviso in tre momenti distinti:

  • Il periodo della premenopausa, che varia da donna a donna e può durare tra i 5 e i 10 anni. Per correttezza, il termine più corretto sarebbe quello della “perimenopausa”.
  • Il periodo della menopausa, che avviene tra i 45 e i 55 anni in base a diversi fattori, non da ultimo il numero di gravidanze avute e l’allattamento al seno.
  • Il periodo della post menopausa, che accompagna la donna dopo il primo anno di menopausa fino al termine della sua vita.

Durante queste tre fasi, i denti e le gengive possono subire diverse variazioni, che spesso portano il corpo a difendersi con una risposta immunitaria, per contrastare gli effetti negativi di un numero non abituale di ormoni. A questa vanno aggiunte le diverse patologie e i batteri che possono presentarsi con più facilità in questi frangenti.

Per via dei diversi cambiamenti che interessano gli ormoni femminili, i sintomi menopausa sono stati spesso associati alle malattie della gengivite e della parodontite, anche se gli studi scientifici sull’argomento negli ultimi anni si sono distanziati parzialmente da questa visione. Gli ormoni estrogeni sono stati scoperti essere parte integrante del tessuto parodontale, e dunque legati a doppio filo con le vicende delle gengive e dell’osso alveolare, cioè la porzione della mascella e della mandibola che tiene i denti ancorati all’osso.

La parodontite, se non curata, porta immancabilmente alla perdita di uno o più denti, perché non più fissati all’osso e tenuti fermi anche dalla gengiva, che nel frattempo è compromessa dai batteri. Per questo motivo alcuni studi concordano sul fatto che le donne in menopausa, oltre ad avere maggiori problemi ossei, primo tra tutti una maggiore osteoporosi, possono anche più facilmente perdere i denti. Questo problema non è dato però solo dalla eventuale gengivite o parodontite, ma anche dalla maggiore presenza di placca e tartaro, che attirano a sé i batteri provocanti la carie. Le donne in menopausa infatti possono essere più facilmente colpite dalla carie, sia per via di un aumento della placca, ma anche per motivazioni psicologiche, provocate ancora una volta dalle modifiche ormonali.

Nella menopausa sintomi comuni sono la xerostomia, cioè la sensazione di una parziale o totale assenza di saliva in bocca. È un problema che coinvolge anche gli uomini più anziani, ma nel loro caso per via della maggiore assunzione giornaliera di medicinali. La minore presenza di saliva in bocca porta a diversi problemi collegati tra loro, che prendono in considerazione sia l’aumento di placca e carie, ma anche l’alito cattivo e la sensibilità dentale.

Infine, come abbiamo detto, la menopausa effetti sicuramente anche psicologici e psicosomatici sulla vita delle donne. Una delle patologie orali più comuni che si affrontano in menopausa riguarda la sensazione di avere la lingua che brucia: le implicazioni fisiche date dalla menopausa si sommano a quelle psicologiche, come è stato osservato da diversi anni. I sintomi menopausa sono quindi diversificati, e coinvolgono diverse parti del corpo: un motivo in più per tenere sotto controllo la salute dei propri denti.

 

 

Sintomi menopausa e problemi dentali

La menopausa è definita nel momento in cui per almeno 12 mesi di fila il corpo non affronta un ciclo mestruale.

I problemi orali che più facilmente si riscontrano in questo periodo riguardano la gengiva, con possibili maggiori problemi di gonfiore e infezione, quali la gengivite e la parodontite. Inoltre, nel periodo della menopausa molte donne sentono di avere una ridotta produzione di saliva in bocca.

Premenopausa e problemi dentali

La premenopausa, più correttamente perimenopausa, è l’ultimo periodo di cicli mestruali che la donna ha prima di entrare in menopausa. Può durare tra i 5 e i 10 anni, e con il passare del tempo ci si rende sempre più conto dei suoi effetti, che inizialmente non sono facilmente percepibili.

A livello dentale la premenopausa comporta la maggiore sensazione di dolore e bruciore sulla lingua, che perdura poi anche durante la menopausa e nel post menopausa.

Post menopausa e problemi dentali

Dopo almeno un anno senza che si sia concluso alcun ciclo mestruale, la donna entra ufficialmente nel periodo del post menopausa, che continuerà per tutta la vita.

Considerato che con le attuali conoscenze scientifiche la vita media si allunga sempre di più, una donna può aspettarsi più di trent’anni di vita dopo la menopausa. Per questo motivo la salute orale deve essere tenuta in considerazione, per evitare che i problemi dentali e gengivali creino fastidi e dolori che si protrarrebbero per anni.

I più comuni problemi dentali del post menopausa sono la minore coesione della struttura ossea e la più alta possibilità che possano cadere i denti.

Sintomi menopausa e gengivite

Le gengive sono un tessuto molto sensibile alle alterazioni degli ormoni, oltre che essere più facilmente attaccabili da batteri e corpi estranei. Se il dente possiede lo smalto che lo protegge, per le gengive ogni attore esterno è una possibile fonte di lesioni: per esempio uno spazzolino da denti con le setole troppo dure, o i diversi batteri che colpiscono le gengive e provocano diversi tipi di malattie.

La gengivite è una delle più comuni, ma non tutti gli studi sono concordi nell’indicare che le malattie parodontali (quindi oltre alla gengivite anche la parodontite) colpiscano di più le donne in pre menopausa o in menopausa rispetto a qualsiasi altra tipologia di Paziente. Altri invece osservano come l’epitelio gengivale, quindi la parte più esterna e visibile della gengiva, con l’arrivo della menopausa cominci ad assottigliarsi sempre maggiormente, e sia quindi più soggetto a infiammazioni del normale. La gengivite si manifesta con un gonfiore delle gengive, un loro arrossamento e dolore al tatto, e nei casi più gravi è presente anche del sanguinamento gengivale.

La gengivite, oltre a essere una delle possibili patologie che le donne in menopausa contraggono con più frequenza, è condivisa anche da qualsiasi altro Paziente che abusi del tabacco o dell’alcool. A questi vanno aggiunti tutti i Pazienti che non tengono da conto la propria igiene orale personale quotidiana: dimenticarsi di lavarsi i denti almeno due volte al giorno per due minuti fa sì che aumenti la produzione di bio-film orale sui denti. Con il passare dei giorni aumenterà la placca, la quale a sua volta attirerà i batteri della carie e della gengivite.

Il modo migliore per evitare di contrarre la gengivite è quindi sempre quello di non abusare delle sostanze, e lavarsi sempre i denti, indipendentemente dal fatto che si sia o meno in menopausa o si abbiano altri squilibri ormonali.

Menopausa sintomi e parodontite

Le ricerche scientifiche degli ultimi anni non concordano più sul fatto che la menopausa provochi o no un aumento della parodontite nelle donne. In passato la questione era meno dibattuta, ma ora diversi studi notano che le donne che sono in menopausa rispetto a quelle che non lo sono, o altri tipi di Pazienti, possono sviluppare la parodontite allo stesso modo e in percentuali simili.

Certamente, una forte correlazione tra la parodontite e gli sbalzi ormonali è stata osservata nelle donne in gravidanza e nelle settimane dopo aver partorito: la quantità di estrogeni e progesteroni aumenta enormemente, per poi dopo diminuire improvvisamente. Il corpo non è in grado di gestire correttamente queste oscillazioni ormonali, e quindi è più facile che sia colpito dai batteri della parodontite.

Le cause per cui le gengive si infiammano più facilmente e sviluppano la parodontite sono date però da diversi altri fattori, e spesso le donne in menopausa li condividono. Lo stress dato dal repentino cambio di emozioni è una delle possibili cause dell’aumento della parodontite, e a questo si possono aggiungere i sintomi della depressione: entrambe queste situazioni sono molto comuni nelle donne che entrano in menopausa.

La differenza più importante tra la gengivite e la parodontite è la sua gravità: se la prima può essere curata a casa e le sue conseguenze sono ridotte, la parodontite al contrario porta a una distruzione dell’osso alveolare, la parte che tiene saldo il dente alla mandibola o alla mascella. La sua erosione fa sì che, se non curata, la parodontite porti alla caduta di uno o più denti. Per questo motivo alcuni studi considerano una relazione tra la minore produzione di ormoni estrogeni e l’aumento dell’osteoporosi, che coinvolge anche le ossa mascellari. Anche in questo caso non tutti gli scienziati concordano su questa ipotesi, e le ricerche scientifiche dovranno continuare.

Menopausa sintomi e caduta dei denti

Come indicato in precedenza, chi non cura la propria parodontite dovrà fare i conti con la perdita di uno o più denti. Questo avviene per via dei legami che sono attivi tra i batteri della parodontite e le cellule del nostro corpo: i batteri fanno in modo che diminuisca la produzione di fibroblasti e aumenti al contrario quella di osteoblasti. I primi sono cellule che aiutano la gengiva ad essere sempre grande e rosa, quindi viva e in corretta funzione, i secondi invece sono responsabili del ciclo dell’osso mascellare, eliminando l’osso vecchio e producendone sempre di nuovo. Il sistema funziona correttamente fino a quando i batteri della parodontite non interrompono questa divisione perfetta, aumentando il numero di cellule che eliminano l’osso e diminuendo di conseguenza quelle che producono il tessuto della gengiva.

Per quanto gli studi sulla relazione tra parodontite e menopausa non siano tutti concordi, molti scienziati continuano a ritenere che parodontite, menopausa e perdita dei denti siano fattori tra loro correlati. Va comunque considerato che esistono altre motivazioni per cui una Paziente può perdere un dente, e anche in questo caso spesso le cause sono più comuni nelle donne in menopausa.

Negli anni gli studiosi hanno analizzato i rischi di una maggiore possibilità di perdita dei denti nella fase di post menopausa, come per esempio una minore mineralizzazione del dente, che lo porta ad essere meno resistente e più attaccabile dagli agenti patogeni esterni. Inoltre, con il passare del tempo alla post menopausa si aggiunge anche il fatto che la Paziente entri nella terza età, e diventi quindi una persona anziana. Lo scorrere degli anni fa sì che i denti siano meno stabili e resistenti, dopo un utilizzo per tutta la vita, e quindi al minor apporto di ormoni si può aggiungere anche la semplice anzianità, che coinvolge sia le donne che gli uomini. I Pazienti anziani posseggono a loro volta tutta una serie di patologie orali comuni alla loro età, che prima sono più difficili da riscontrare.

Menopausa effetti e carie

Le donne in menopausa possono sviluppare la carie come qualsiasi altro tipo di Paziente. Sono presenti però dei fattori che possono aumentare le possibilità di avere la carie, più comuni alle donne in menopausa e alle donne anziane.

La carie è una patologia multifattoriale, cioè che può crearsi a seguito di diversi agenti esterni, o condizioni pregresse del nostro organismo. Una delle cause più comuni per le donne in menopausa è il fumo: tutti i Pazienti, donne o uomini che siano, che fumano, hanno più possibilità di contrarre le principali patologie dentali. Parodontite e carie sono in cima a questa lista, dato che la nicotina attacca le diverse parti della bocca e si lega in maniera distruttiva ai denti, alle gengive, alla lingua e alla mucosa della bocca. I denti delle persone che fumano diventano più ricettivi al bio-film orale, che attira a sé i residui di cibo e i batteri della carie, oltre che ingiallire i denti e provocare anche la sensibilità dentale.

Collegato al fumo e all’anzianità c’è la produzione di saliva. Nell’introduzione di questo articolo abbiamo parlato della sindrome della xerostomia, cioè la sensazione di una parziale o totale assenza di saliva nella bocca. Le sigarette, anche quelle elettroniche e le IQOS®, sono responsabili di una minore produzione della saliva. Questo fa sì che i denti abbiano una minore protezione e idratazione, data dal continuo strato di saliva che dovrebbe avvolgerli. Inoltre i Pazienti più anziani, e non solo le donne in menopausa, tendono a dover assumere un maggior numero di farmaci e medicinali, e con il passare degli anni questa situazione sarà sempre in aumento. Molte di queste medicine hanno tra i loro primi effetti collaterali la minore produzione di saliva. Meno saliva in bocca porta il Paziente ad essere più facilmente intaccabile dalla carie.

La terza causa che fa venire più carie in bocca alle donne in menopausa è l’anzianità: con l’arrivo della terza età si cominciano ad osservare dei problemi nei Pazienti più anziani che sono più comuni alla loro età.

Dunque non possiamo dire che esista una diretta correlazione tra l’essere in menopausa, in premenopausa o in post menopausa e avere la carie: dobbiamo basarci sul fatto che le donne in menopausa diventano via via più anziane.

Menopausa effetti e dolore alla faccia

Alcune donne in menopausa e in post menopausa lamentano un aumento dei dolori facciali e delle articolazioni della faccia, come la mascella e la mandibola.

Le articolazioni temporo-mandibolari e i loro dolori annessi fanno parte di una specifica branca dell’odontoiatria, chiamata gnatologia. SST Clinica Odontoiatrica copre diverse specialità dell’odontoiatria, tra cui anche la gnatologia.

Così come per altri campi di studio su menopausa sintomi e i dolori orali collegati, anche in questo caso gli studi che sono stati pubblicati negli ultimi anni sono molto contradditori tra loro. Si dividono sull’importanza degli ormoni estrogeni e progesteronici prima e dopo la menopausa.

Importanti ricerche hanno studiato infatti la correlazione tra la produzione di estrogeni e i dolori temporo-mandibolari, che secondo questi studi si riscontrerebbero maggiormente nelle donne in età fertile. Queste affermazioni vogliono indicare che la maggiore presenza di ormoni estrogeni sia causa di dolori alle articolazioni del viso, e che questo accada principalmente nelle donne. Ovviamente il momento di massima produzione di estrogeni avviene durante l’età fertile, dal menarca fino alla premenopausa, dunque secondo questi autori con l’arrivo della menopausa i dolori temporo-mandibolari dovrebbero ridursi.

Al contrario altri studi, contemporanei ai primi e pubblicati negli ultimi anni, trattano del problema in maniera opposta: è stato infatti indicato che la bassa presenza di estrogeni nelle donne in menopausa e post menopausa provochi al contrario un aumento dei dolori temporo-mandibolari.

Considerato che le pubblicazioni scientifiche più recenti su questo argomento sono così distanti e contradditorie tra loro, non è possibile ad oggi indicare se le donne in menopausa e in post menopausa siano più vessate rispetto alle donne in età fertile nei riguardi dei dolori temporo-mandibolari.

Menopausa sintomi e bruciore della bocca

Una patologia molto comune nelle donne in premenopausa e in post menopausa, ma che può accadere anche durante il periodo della menopausa, è la sensazione di bruciore della bocca. Questa sindrome colpisce con molta più incidenza le donne che gli uomini, tra il 30 e il 70% di tutti i casi studiati.

Questa malattia è studiata da diversi anni, ma ancora non la si conosce completamente, e in alcuni casi le cause che la producono non sono del tutto note. È stata indicata una divisione in tre grandi tipi sindrome del bruciore della bocca:

  • Sindrome del bruciore della bocca di Tipo I: a partire dalla mattina e durante tutta la giornata il bruciore della bocca aumenta esponenzialmente, iniziando il giorno con nessun sintomo e arrivando alla sera con il picco del dolore. Durante la notte il bruciore si attenua e scompare. Questo primo tipo di bruciore sembra essere collegato ad altre patologie dell’organismo.
  • Sindrome del bruciore della bocca di Tipo II: il dolore e bruciore si estende durante tutto l’arco della giornata, senza variazioni nell’intensità tra la mattina e la sera. Anche in questo caso durante il sonno il dolore non è presente.
    Il secondo tipo di sindrome del bruciore della bocca ha delle implicazioni psicologiche e psichiatriche.
  • Sindrome del bruciore della bocca di Tipo III: la sensazione di bruciore è intermittente, sono presenti dei periodi in cui non si osserva alcun dolore e bruciore.

L’ultimo tipo di sindrome potrebbe essere legata a intolleranze e allergie alimentari o allergie a materiali odontoiatrici (apparecchi, otturazioni, impianti etc.)

Segnaliamo ulteriormente che per il terzo tipo di sindrome del bruciore della bocca alcuni autori hanno ipotizzato che la Paziente potrebbe essere affetta da allergie verso la nicotina o verso il glicole propilenico. La prima è la principale sostanza contenuta nel tabacco delle sigarette tradizionali e nelle sigarette IQOS®, mentre il glicole propilenico è presente in tantissimi cibi, ma anche nel liquido delle sigarette elettroniche. Se si soffre di questa patologia una delle possibili soluzioni potrebbe essere quella di valutare di smettere di fumare, o almeno di ridurre, cercando sempre di smettere del tutto.

La sindrome da bruciore della bocca è una malattia che come abbiamo detto non è stata ancora studiata completamente: infatti quando le Pazienti si rivolgono a un Medico per capire l’origine del loro bruciore, non si notano infiammazioni della mucosa o altre patologie visibili che possono direttamente influenzare la sensazione di dolore in bocca. Per questo motivo, oltre ai tre tipi di patologia che abbiamo indicato, questa è una malattia con delle implicazioni anche di carattere psicologico e psicosomatico. Nella maggior parte dei casi la sensazione di bruciore si nota sulla lingua, parlando infatti anche di sindrome di bruciore della lingua, ma il dolore può essere avvertito anche su altre parti della bocca. Alcune Pazienti riferiscono lo stesso tipo di dolore anche sulle labbra, sul palato, sulle gengive, o nelle zone dove sono presenti impianti dentali.

Menopausa sintomi e secchezza della bocca

Tra i più comuni problemi che le donne in menopausa e in post menopausa devono affrontare, c’è la sensazione di secchezza della bocca. Questa sensazione è originata da due cause, distinte tra loro: la xerostomia e la iposalivazione.

La xerostomia è la sensazione psicologica che la Paziente percepisce di avere una minore presenza di saliva in bocca. Non sempre questa sensazione rispecchia la realtà, perché in molti casi, così come per la sindrome della bocca che brucia, questa è una percezione solo del Paziente, perché in realtà la quantità di saliva presente risulta essere sempre normale.

L’iposalivazione è invece la vera e propria patologia, cioè la minore o totale assenza di saliva in bocca. Questa malattia fa sì che il Paziente debba sostenere diverse conseguenze negative. La minore presenza di saliva in bocca rende i denti più accessibili ai batteri che producono la carie, dato che lo strato di saliva che protegge ulteriormente i denti non è presente, o è presente in quantità troppo minori. Allo stesso modo la minore o totale assenza di saliva fa sviluppare più facilmente la sensibilità dentale, e molti Pazienti manifestano i sintomi dell’alitosi, cioè l’alito cattivo. Inoltre meno saliva in bocca porta più facilmente alla presenza di carie.

Le donne in menopausa, per via della diminuita presenza di ormoni estrogeni, hanno più possibilità di avere una riduzione della saliva in bocca.

Molti studi scientifici hanno inoltre osservato la modifica della composizione chimica della saliva nelle donne in menopausa, che è diversa rispetto a quella delle donne prima di entrare in menopausa. Sempre per via del minor numero di estrogeni, la saliva delle donne in menopausa è più ricca di calcio, che non è stato correttamente assorbito da questo ormone. Una presenza troppo alta di calcio rende più facile la mineralizzazione della placca dentale, quindi la patina che si forma sui denti si fisserà più velocemente, e diventare la base di appoggio per il tartaro e i batteri della carie.

Menopausa sintomi e cure per i problemi dentali

Abbiamo visto che tutte le donne che affrontano la menopausa sono interessate da diversi sintomi, sia di carattere fisico che psicologico. In molti casi, il cambiamento repentino degli ormoni provoca dei problemi all’interno della bocca, tutti facilmente risolvibili, conoscendone la causa.
La menopausa è un periodo della vita che tutte le donne devono affrontare, non esistono rimedi contro l’invecchiamento naturale e il passare del tempo. Fortunatamente i menopausa sintomi e cure sono però affrontabili, bisogna solo accorgesene per tempo e comunicare al proprio medico e al proprio odontoiatra la nuova fase della vita nella quale siamo entrate.
I controlli ciclici dal dentista devono continuare come sempre, ma la Paziente deve osservare con più attenzione le modifiche del suo corpo: l’ingrossamento delle gengive, il male ai denti, la sensazione di secchezza della bocca e gli eventuali dolori facciali. Tutti questi sono parte dei menopausa sintomi e cure.

 

 

 

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