ascesso dente

 

Introduzione

Tra le più diffuse complicazioni infettive che possono colpire un dente o le sue gengive, abbiamo l’ascesso. Questo è diviso in quattro grandi tipologie: l’ascesso dentale periapicale, l’ascesso dentale pericoronale e l’ascesso dentale gengivale e parodontale (che è quello di cui trattiamo in questo articolo).

Spesso la cultura generale mette sullo stesso piano l’ascesso gengivale e l’ascesso parodontale, ma sono due tipi diversi di ascesso: il primo si consolida sulla superficie della gengiva, ed è molto più semplice da curare. Il secondo invece avviene all’interno della gengiva, nel parodonto, inserendosi all’interno di alcune fessure che si vanno a creare tra la parte interna della gengiva e il dente, chiamate tasche parodontali. Successivamente la patologia è molto simile, e le forme per curarla praticamente identiche.

Così come l’ascesso dentale, anche l’ascesso gengivale e parodontale possono avere delle complicazioni anche molto gravi, se non curate per tempo. Questa patologia interessa direttamente la struttura che mantiene il dente all’interno del suo sito, e quindi se non curata è molto più facile che il dente possa cadere. Allo stesso tempo se l’infezione continua a distribuirsi senza che ci sia una terapia antibiotica che la fermi, può portare a malattie molto più gravi, che possono essere anche fatali. L’ascesso gengivale cura è comunque una terapia abbastanza semplice, che può portare alla risoluzione del dolore e del problema principale in breve tempo, se il Paziente si reca con tempestività dal proprio odontoiatra. Quindi l’ascesso parodontale quanto dura? Nel corso di una settimana può essere risolto.

Cosa fare se l’ascesso gengivale scoppia da solo? Il comportamento che può aiutare di più il Paziente e la sua salute orale è quello di non toccare la ferita che si è creata, chiamare subito un odontoiatra e prenotare una visita dentistica. L’ascesso gengivale scoppia da solo quando è stato colpito da un oggetto esterno, per esempio a seguito di un trauma dentale, o se il Paziente lo ha toccato con le dita o con la lingua. L’ascesso per essere curato non deve essere toccato, né quando si è formato, né quando è in corso il processo di guarigione.

 

Ascesso gengivale: cos’è

L’ascesso gengivale e l’ascesso parodontale colpiscono la gengiva, sia nella sua parte esterna e visibile ad occhio nudo, sia nella sua parte interna, quella che ricopre il dente e ne è direttamente a contatto.

È possibile rendersi conto di avere un ascesso gengivale quando si presenta un rigonfiamento sulla gengiva, che può sembrare anche una bolla rossastra. Questo tipo di ascesso è doloroso al tatto, se si ingeriscono cibi e bevande molto caldi o molto freddi fa male, ed è un dolore pulsante e localizzato in quella zona. Similmente può accadere con l’ascesso parodontale, per quanto non sia visibile, ma il dolore sarà lo stesso, oltre alla possibilità di avere la febbre.

Se si nota la comparsa di un possibile ascesso gengivale, o se si ha un dolore continuo all’interno dei denti e non se ne conosce la causa, la soluzione è sempre una: contattare il proprio odontoiatra. Prima possiamo fare una visita odontoiatrica, prima possiamo renderci conto di quale problema si tratti e il modo migliore per affrontarlo. Aspettare del tempo non porta mai a dei benefici: i Pazienti che temporeggiano avranno sempre più dolore, e le cure saranno più lunghe, più dispendiose e più dolorose.

Può capitare in alcuni casi che l’ascesso si riduca da solo, ma è sempre bene farsi controllare, per evitare che i batteri e i segni dell’infezione pregressa rimangano all’interno della gengiva, cosa che può facilmente portare a una seconda infezione in futuro.

Ascesso gengivale: sintomi

Gli ascessi gengivali e gli ascessi dentali hanno una loro sintomatologia, ma che può essere diversa e può anche essere ricondotta ad altre patologie o complicazioni. È bene quindi che il Paziente conosca in linea di principio i sintomi legati a queste malattie, ma che poi si rechi subito dal proprio odontoiatra, per evitare facili quanto spesso sbagliate autodiagnosi. Sarà compito del dentista rendersi conto di quale problema si tratta, e consigliare le azioni e i medicinali più corretti da utilizzare. Evitiamo i “rimedi della nonna”, che potrebbero essere o completamente inutili, o peggio ancora deleteri per la salute della gengiva, peggiorando una situazione che potrebbe essere facilmente curata.

Certamente i sintomi saranno diversi in base alla gravità dell’ascesso: partiranno sempre con un dolore mirato nella zona interessata dall’ascesso, con un gonfiore visibile. Se questo venisse ignorato dal Paziente, il gonfiore potrebbe ampliarsi e coinvolgere il viso, fino ad arrivare a infiammare i linfonodi del collo. In quel caso si noterebbero dei rigonfiamenti duri sul collo.

Essendo le gengive ricche di sangue, una loro infezione le porterebbe a diventare molto più rosse e gonfie del normale, con possibilità che sanguinino. È bene quindi controllare la saliva quando ci si lava i denti: non solo gengiviti e parodontiti, ma anche possibili ascessi gengivali e parodontali possono attaccare le nostre gengive.

Ascesso gengivale e dolore alle gengive

Il dolore più comune di cui soffrono i Pazienti affetti da ascessi gengivali o ascessi parodontali è il dolore stesso, localizzato nelle zone interessate dall’infezione.

Uno dei principali problemi che si riscontrano in questi Pazienti è la cura dei propri denti e delle proprie gengive: spesso queste vengono trascurate, per via del dolore. All’aumentare del dolore e al diminuire continuo di una normale igiene orale quotidiana, il problema non potrà altro che peggiorare. Se il Paziente poi è impossibilitato o decide di posticipare la sua visita dentistica, l’ascesso gengivale o parodontale sarà più acuto e diffuso.

Ascesso gengivale e sensibilità

Un campanello d’allarme molto facile da riconoscere per tutti i Pazienti è la diffusa sensibilità gengivale che si subirà quando queste non saranno del tutto sane. Come indicato in precedenza, un dolore associato al caldo e al freddo, soprattutto in base a cibi e bevande, può essere riscontrato da tutti i Pazienti affetti da queste patologie.

Così come avviene per l’ascesso dentale e per altre sue patologie collegate, come la sensibilità dentale, è importante che il Paziente non sottovaluti questi problemi. Spesso accade al contrario che il Paziente sia ben conscio di avere delle gengive o dei denti molto sensibili e facili al dolore, e quindi eviti di mangiare certi cibi, ma più spesso tende a non lavarsi correttamente i denti. Molti Pazienti si presentano alle visite odontoiatriche con le gengive molto gonfie, un probabile ascesso gengivale o parodontale, e questo accade perché con il passare dei mesi hanno evitato di lavarsi i denti, nella paura di toccare le gengive e sentire dolore, oltre a farle sanguinare.

Conosciamo bene il dolore collegato a questa patologia, e quindi invitiamo tutti i nostri Pazienti a contattarci subito, per evitare di posticipare la cura. Non lavare i denti è la peggiore soluzione, anche se transitoria, che si potrebbe decidere. In questo modo si dà la possibilità ai batteri, funghi e virus di proliferare senza problemi all’interno della bocca, sui denti e sulle gengive, ed aumentare il numero e la gravità delle patologie dentali già in atto.

Ascesso gengivale e gengive rosse

Uno dei più comuni sintomi di una gengivite o di una parodontite è l’arrossamento delle gengive. Questo accade allo stesso modo per i Pazienti affetti da un ascesso gengivale o un ascesso parodontale. Per quanto le gengive siano già di per sé molto ricche di sangue, e quindi rosacee, un’infiammazione delle stesse le porta ad essere più gonfie e con una maggiore quantità di sangue.

Questo accade perché il nostro organismo cerca di convogliare una maggiore quantità di sangue, ossigeno e nutrienti in questa zona ora malata, nella speranza che le cellule eliminino prima loro i batteri che hanno portato allo sviluppo dell’ascesso.

Non tutti i Pazienti sanno che una buona salute delle gengive è legata anche all’aspetto esteriore e alla psicologia del sorriso: le gengive sane e rosee, che sono visibili per alcuni millimetri, sono generalmente associate a persone più belle, di successo e sicure di sé.

Ascesso gengivale e gonfiore

Un altro sintomo molto comune di chi soffre di gengivite, parodontite e ascessi gengivali o ascessi parodontali è il gonfiore diffuso, che può partire dalla zona specifica dove l’ascesso è presente, e poi ampliarsi nel resto del viso.

Il Paziente che notasse un rigonfiamento della grandezza di una lenticchia sulla gengiva, più rosso della gengiva stessa, duro e doloroso al tatto, potrebbe facilmente capire di avere un ascesso gengivale. Non sempre è così, perché alcune volte questi rigonfiamenti possono accadere per altri motivi, ma è sempre bene recarsi subito dal proprio odontoiatra per una visita di controllo.

Se non si andasse dal dentista, questo gonfiore può aumentare, coinvolgendo la mascella o la mandibola, e quindi gonfiando tutto il viso. Questa tumefazione rende più difficile al Paziente le più comuni azioni: mangiare, bere, sorridere, parlare e respirare correttamente. Per questo motivo, nei casi più gravi di difficoltà a respirare o deglutire, è assolutamente necessario recarsi da un medico di medicina generale, per evitare che questa complicazione possa portare a difficoltà respiratorie e quindi la morte del Paziente.

Ascesso gengivale e alitosi

Molte patologie dentali hanno in comune l’alitosi, cioè l’alito cattivo del Paziente che ne è affetto. Così come l’ascesso dentale, anche l’ascesso gengivale o l’ascesso parodontale possono provocare in chi ne soffre l’alitosi.

Questa patologia, per quanto non sia così problematica come potrebbe al contrario essere un ascesso non curato, è una ottima motivazione per indurre il Paziente a chiamare il proprio odontoiatra. Sappiamo bene infatti come l’alitosi possa essere una complicazione abbastanza invalidante per il Paziente, che avrà molte più difficoltà a relazionarsi con gli altri, dopo essersi reso conto di soffrirne. In alcuni casi potrebbe anche succedere che nessuno faccia notare questo problema al Paziente, e quindi le visite odontoiatriche cicliche sono ancor più necessarie per scoprire questo problema, il quale da soli spesso non si nota.

Se l’ascesso gengivale scoppia da solo, il Paziente si renderà subito conto del fatto. Infatti l’ascesso gengivale come sappiamo è composto da una fistola ripiena di pus: il sapore che si sentirà subito in bocca ci farà capire che il liquido è fuoriuscito. Questa possibilità, cioè che l’ascesso gengivale scoppia da solo, può creare delle ulteriori complicazioni alla salute del Paziente. Ora infatti la ferita è aperta e può essere può facilmente infettata da tutti i batteri patogeni che giornalmente transitano in bocca.

Come comportarsi dunque se l’ascesso gengivale scoppia da solo? Per prima cosa, bisogna cercare di prevenire questo fatto, dunque non si deve mai toccare l’ascesso, ne con le dita ne continuare a pungolarlo con la lingua, anche se è un’attività che viene quasi naturale da fare. Bisogna evitare a tutti i costi di subire traumi dentali e sulla faccia, perché ovviamente possono facilmente fare in modo che l’ascesso gengivale scoppia da solo. Se questo dovesse succedere, non bisogna perdere tempo e la soluzione migliore è chiamare il proprio odontoiatra, per fissare quanto prima una visita. Un ascesso gengivale scoppia da solo, oltre al cattivo sapore in bocca e al processo di alitosi, è una ferita aperta in bocca, collegata direttamente alla stabilità del dente.

Ascesso gengivale e collo gonfio

Il gonfiore che l’ascesso gengivale o l’ascesso parodontale provoca nella zona della gengiva e del viso si registra anche nella zona del collo, se il problema non è analizzato e curato da subito. All’interno del collo sono presenti i gangli dei linfonodi, collegati alla salute dei denti e della bocca. Se la gengiva dovesse gonfiarsi per via di un ascesso, anch’essi possono ingrossarsi.

Ascesso gengivale e febbre

Nei casi più gravi di ascesso gengivale o ascesso parodontale è possibile che il Paziente si senta la febbre. Anche in questo caso il malessere potrebbe essere confuso con altro (come ad esempio, avere semplicemente la febbre), ma se si sa di avere dei dolori in bocca è bene contattare il proprio odontoiatra.

Ascesso gengivale: cause

In molti casi gli ascessi gengivali o gli ascessi parodontali si sviluppano a seguito di un ascesso dentale, che si espande e prende in considerazione anche le gengive e il parodonto.

Negli altri casi le cause sono di diversa natura, ma sono riferibili sempre a tre macroaree: aver avuto in passato già un ascesso, avere una patologia dentale o gengivale che ha portato all’ascesso, aver subito un trauma gengivale.

Il Paziente con una gengiva molto sensibile, che è più prono a gengiviti e parodontiti, ed è costretto ad utilizzare da tempo spazzolini con setole molto morbide, ha più possibilità di sviluppare più volte un ascesso dentale. La notizia positiva è quella per cui, conoscendo questo suo problema, sia l’odontoiatra che il Paziente sapranno di dover tenere sotto controllo la salute gengivale.

Le patologie pregresse sono invece una causa molto più comune di sviluppo dell’ascesso gengivale o dell’ascesso parodontale. Ogni malattia nella bocca del Paziente, se non curata, può solo continuare il suo processo di infezione e propagarsi in un ambiente estremamente favorevole, umido e pieno di nutrimento. Per questo motivo consigliamo sempre di presentarsi alle visite odontoiatriche con costanza, per controllare ciclicamente lo stato di salute dei denti.

Infine i traumi gengivali possono essere sia causa dello sviluppo di ascessi gengivali o parodontali, oppure essere altre patologie dentali, che devono quindi essere analizzate dall’odontoiatra. Non è difficile comunque che un Paziente possa ferirsi involontariamente con degli oggetti o dei cibi portati alla bocca, che possono facilmente bucare la gengiva.

Ascesso gengivale e igiene orale

La constante cura della propria igiene orale è la soluzione per tenere sotto controllo ed impedire lo sviluppo della maggior parte delle più conosciute patologie orali, tra cui ovviamente anche l’ascesso gengivale o l’ascesso parodontale.

Non lavarsi i denti con costanza, e non insegnare ai propri figli di fare lo stesso, è la principale causa che permette alle malattie che colpiscono le gengive di svilupparsi. Per quanto sia più da riferirsi agli ascessi dentali, anche un ascesso parodontale non curato porta nel suo ultimo stadio alla caduta del dente.

Una delle più comuni cause dello sviluppo di un ascesso gengivale, di un ascesso parodontale e anche di un ascesso dentale è lo sviluppo della carie. Se non curata, partendo dalla parte più esterna del dente (lo smalto), si muoverà e scaverà via via verso l’interno del dente, raggiungendo la polpa e le radici dentarie. La gengiva e il parodonto saranno anch’esse interessate di questa infezione, e quindi è possibile che oltre alla carie si sviluppi un ascesso, sia internamente al dente, sia internamente alla gengiva.

Utilizzare pochi minuti della nostra giornata per lavarci i denti è un ottimo accordo che facciamo con noi stessi per impedire conseguenze molto più negative alla nostra dentatura e alla nostra salute orale e generale.

Ascesso gengivale e traumi

I traumi che possono colpire la gengiva e possono più facilmente penetrare nella zona compresa tra la gengiva e il dente coperto sono diversi, considerato che abbiamo solo le labbra a proteggerla.

La letteratura scientifica ci dà notizia di diverse tipologie di corpi estranei che più facilmente possono traumatizzare la gengiva e portare all’ascesso gengivale o parodontale come per esempio gli elastici dentali, il filo interdentale utilizzato erroneamente, ma anche corpi estranei ulteriori alla pratica odontoiatrica, come uno stuzzicadenti, un pezzo di unghia nei Pazienti che si mangiano le unghie, piccoli pezzi di popcorn. Va considerato che tutti questi corpi estranei, oltre a creare una ferita sulla gengiva, possono portare con sé un buon numero di batteri, e far iniziare da subito un processo di infezione e di sviluppo dell’ascesso gengivale o parodontale.

I traumi dentali possono avvenire anche a seguito di visite odontoiatriche o interventi di chirurgia orale dove per errore la gengiva è ferita da uno strumento dell’odontoiatra. Fortunatamente in quel caso si può subito lavorare per risolvere il danno e ridurre le possibilità di complicazioni per il Paziente. Inoltre all’interno di SST Clinica Odontoiatrica abbiamo la certezza che ogni strumento è utilizzato per il singolo Paziente e viene lavato e sterilizzato dopo ogni utilizzo, quindi le possibilità di contaminazione sono irrisorie.

Ascesso gengivale e gengivite

I Pazienti che avessero già delle malattie pregresse delle gengive, come per esempio la gengivite, hanno più possibilità di sviluppare un ascesso gengivale. I sintomi di una gengivite sono infatti molto simili a quelli che poi possono portare a un ascesso gengivale, quali le gengive più gonfie, il dolore diffuso, la difficoltà a lavarsi i denti senza sentire dolore sulle gengive, la sensibilità ai cibi molto caldi e molto freddi.

I Pazienti che già sapessero di essere affetti da una gengivite non dovrebbero sottovalutare il loro problema, che può tramutarsi in una parodontite, se non curato, oppure anche far sviluppare un ascesso gengivale.

Ascesso gengivale e parodontite

Una gengivite non curata può peggiorare in una parodontite, passando dalla parte più esterna e visibile della gengiva alla parte interna. L’ascesso che potrebbe conseguire dalla parodontite è l’ascesso parodontale, che come abbiamo detto è molto simile all’ascesso gengivale, ma è più profondo e radicato all’interno della gengiva. Questo lo rende più doloroso e difficile da curare.

Tutti i Pazienti possono facilmente evitare di arrivare a sviluppare un ascesso parodontale se tengono costantemente controllata la propria salute orale, e al massimo potranno sviluppare una gengivite se per un po’ di tempo non si laveranno i denti, o se le gengive per diversi motivi dovessero infiammarsi.

Ascesso gengivale e fumo

La nicotina presente nel tabacco ha sempre effetti deleteri per la salute orale. Anche in questo caso, una delle possibili concause dello sviluppo dell’ascesso gengivale o dell’ascesso parodontale è essere un Paziente fumatore.

Per quanto il tabacco possa essere assunto in diverse forme, ognuna di esse porta con sé degli effetti negativi per la salute della bocca, dei denti e delle gengive. Anche i Pazienti che fumano la sigaretta elettronica non si devono sentire protetti, perché questa crea dei danni ulteriori alla sigaretta tradizionale, avendo non solo la nicotina ma anche il liquido per l’aromatizzazione.

La nicotina presenta un effetto ischemizzante, cioè riduce la quantità di ossigeno nelle cellule del sangue, e quindi di fatto allunga i tempi della guarigione. SST Clinica Odontoiatrica raccomanda a tutti i suoi Pazienti di non fumare, di smettere di fumare se è una pratica attiva, e certamente di astenersi dal fumo durante tutto il processo di guarigione. L’ascesso gengivale cura e l’ascesso parodontale cura avverranno così con più facilità, e non si allungheranno ancor di più i tempi di recupero e di guarigione della gengiva.

Ascesso gengivale e alcool

L’importante presenza di zuccheri all’interno delle bevande alcoliche e superalcoliche fa sì che queste siano da assumersi in maniera controllata e moderata. Gli alcolici non sono una causa diretta dello sviluppo delle malattie dentali, ma certamente il loro abuso crea un ambiente all’interno della bocca favorevole alle patologie orali, soprattutto perché l’alcool ha più effetto sui tessuti morbidi, come appunto le gengive.

I Pazienti affetti da qualsiasi patologia orale, e ancor di più da un ascesso gengivale o un ascesso parodontale, devono astenersi dall’assunzione di alcolici durante tutto il processo di guarigione. L’ascesso gengivale cura e l’ascesso parodontale cura raggiungono un buon risultato e una ripresa delle corrette funzioni vitali dell’organismo se passa anche dalla continua collaborazione tra l’odontoiatra e il Paziente: fumare o bere alcolici durante la cura vanificherà molti degli sforzi e del lavoro intrapreso fino ad allora.

Ascesso gengivale e dente del giudizio

I denti del giudizio sono spesso causa di problemi per la salute orale. Non sempre compaiono nella bocca (il termine corretto è “erompono”), e alle volte spingono troppo contro gli altri denti, spostandoli e stortandoli.

In altri casi questi denti tentano di erompere dalla gengiva, ma spingono non perpendicolarmente e verso l’alto, allineandosi agli altri denti, ma in altre direzioni. In questi casi la gengiva e il parodonto possono essere interessati negativamente da questo movimento innaturale, e le corone del dente del giudizio potrebbero ferire la gengiva o il parodonto, portandolo a dolore e sviluppo dell’ascesso gengivale o dell’ascesso parodontale.

Il ruolo dell’odontoiatra in questo caso è quello di rendersi conto tramite le lastre dello sviluppo corretto o meno di questi denti, e decidere per una loro estrazione o meno. Non in tutti i casi il dente del giudizio deve essere estratto, ma sarà compito dell’odontoiatra, in base alla sua esperienza clinica, indicare quando dovrebbe essere fatto.

Cura ascesso gengivale e ascesso parodontale

La cura migliore che si può intraprendere per un ascesso gengivale o un ascesso parodontale è sempre quella di recarsi dal proprio odontoiatra. Non sempre il Paziente può essere sicuro del suo dolore, e gli ascessi gengivali possono essere confusi con altre tipologie di malattie orali, simili ma con esiti e cure diverse.

Un consulto medico inoltre si rende sempre necessario per alleviare il dolore del Paziente: non sempre sarà possibile recarsi tempestivamente dal dentista, e anche solo delle indicazioni al telefono posso aiutare a ridurre il dolore. SST Clinica Odontoiatrica riceve tutti i suoi Pazienti urgenti entro le 24 ore dalla telefonata, invitiamo quindi tutte le persone che hanno un dolore acuto a telefonarci subito: saremo sempre pronti ad aiutarvi.

È preferibile non utilizzare medicinali e metodi di cura in autonomia, senza essersi prima consultati con un medico o solo dopo aver letto indicazioni generiche sul web: spesso sono informazioni sbagliate o non più valide, secondo le nuove evidenze scientifiche.

L’ascesso parodontale quanto dura? La risposta varia in base a quando il Paziente decide di iniziare a curarsi: prima si intercetta il problema, prima si può iniziare a curarlo. L’ascesso gengivale cura e l’ascesso parodontale hanno una durata di circa una settimana, se il Paziente si adopera per non far peggiorare il problema: è bene quindi rispettare sempre le indicazioni dell’odontoiatra.

Ascesso gengivale nei bambini

I bambini e gli adulti possono essere colpiti allo stesso modo dalle malattie dentali. Ancor di più i bambini, che hanno dei denti meno resistenti di quelli degli adulti, sono statisticamente molto più proni a sviluppare le carie.

Gli ascessi gengivali possono capitare anche nei bambini, con sintomi e cause identiche a quelle negli adulti. L’ascesso parodontale quanto dura nei bambini? I tempi sono simili a quelli degli adulti: se curato da subito il dolore e l’infiammazione scompaiono nel corso di una settimana.

Può accadere che gli effetti della varicella siano confusi con un ascesso gengivale: sappiamo bene infatti che quasi tutti i bambini nei loro primi anni di vita hanno molte possibilità di contrarre questa comune malattia infantile. Le bolle e le vescicole che compaiono velocemente in tutto il corpo possono evidenziarsi anche in bocca, ed essere confuse quindi con l’ascesso gengivale.

Evitare che un bambino sviluppi un ascesso dentale è semplice: è necessaria una costante cura da parte del genitore, che insegni al bambino il modo corretto di lavarsi i denti e lo induca a creare una routine tutti i giorni, fino a quando se li laverà da solo, senza il controllo o il ricordo perentorio da parte dei suoi genitori.

Sono inoltre sempre importanti le visite odontoiatriche, da fare ciclicamente, nelle quali l’odontoiatra potrà controllare, curare e insegnare anch’egli al bambino i comportamenti più virtuosi da mantenere. Se per caso il bambino fosse fortemente odontofobico, cioè avesse una paura (spesso irrazionale) di andare dal dentista, SST Clinica Odontoiatrica possiede diversi strumenti per aiutare il giovane Paziente a sostenere senza problemi una visita odontoiatrica, adottando dei comportamenti specifici che i nostri pedodonzisti conoscono per rapportarsi al meglio con i bambini.

 

Bibliografia e note

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