Introduzione
Nel nostro impegno quotidiano come odontoiatri incontriamo diversi tipi di Pazienti, e può accadere di curare Pazienti con disturbi particolari. Oggi vogliamo parlare dell’importanza dei disturbi alimentari. Questi disturbi coinvolgono tutta la persona che ne soffre, sia a livello fisico sia psicologico. La salute della bocca e dei denti è fortemente collegata a questi disturbi, e il ruolo degli odontoiatri è anche quello di capire quando un Paziente ne è affetto e aiutarlo ad esporre il problema, invitandolo a rivolgersi a uno specialista che possa aiutarlo.
I disturbi alimentari sono deleteri per tutto l’organismo di chi ne è colpito, e i denti e la bocca ne risentono fortemente, peggiorando la salute del Paziente e aumentando il senso di inadeguatezza e di vergogna. Per questo motivo SST Clinica Odontoiatrica vuole oggi porre l’attenzione su questi disturbi, per spiegarne la gravità e ricordare come tanti di noi possono soffrirne, magari anche senza esserne del tutto consapevoli. Il nostro impegno di professionisti della salute è quello di aiutare tutti i nostri Pazienti a stare meglio, vivere senza dolori e curare le proprie malattie: all’interno della nostra Clinica troverete sempre dei professionisti che sapranno consigliarvi e, mantenendo tutta la riservatezza, indirizzarvi verso chi può aiutarvi a risolvere del tutto il problema.
I disturbi alimentari coinvolgono la salute orale in diversi modi. I cibi che si ingeriscono per calmare la fame spesso sono molto acidi e zuccherosi, ma allo stesso tempo tutti gli alimenti che non si vogliono ingerire diminuiscono fortemente l’apporto di vitamine e di nutrienti necessari per il corretto funzionamento dell’organismo. Chi si induce il vomito può rendere la propria bocca un luogo più accogliente per le malattie orali, e lavarsi i denti in continuazione per nascondere questa pratica allo stesso modo rovina lo smalto dentario. Sappiamo che questo disturbo non si può risolvere in poco tempo, quindi oltre a ricordare a tutti i Pazienti che saltare le visite dal dentista non potrà far altro che peggiorare la situazione, ricordiamo che esistono diversi metodi per combattere il decadimento orale, nel frattempo che si cura il disturbo alimentare.
- Introduzione
- Disturbi alimentari e malattie orali
- Gli errori e le soluzioni più comuni quando si soffre di disturbi alimentari
Disturbi alimentari e malattie orali
Il cibo e la bocca sono intimamente legati, e quindi hanno effetti diversi nella totalità del cavo orale, e a loro volta sui denti, nelle gengive, sulla lingua e sulle labbra. Ogni parte della bocca è interessata dai cibi che la toccano, le malattie dentali che possono svilupparsi sono di diversi tipi.
Un altro fattore molto importante per la salute della bocca e dei suoi componenti è la saliva e le ghiandole salivari che la producono. Questa è un utile alleato per creare una continua barriera protettiva sui denti, ulteriore a quelle che già il dente possiede autonomamente. La saliva è necessaria per tenere la bocca sempre umida e elaborare meglio il cibo che deve poi passare per l’apparato digerente. Chi soffre di disturbi alimentari spesso avrà problemi anche di bassa salivazione, che portano a diverse malattie orali.
Non solo il cibo che entra e la saliva prodotta, ma anche altri liquidi corporei, come il vomito, hanno un impatto molto forte sulla salute dei denti. Come sappiamo alcuni (ma non tutti) dei disturbi alimentari portano chi ne è affetto al vomito auto indotto, per liberarsi del cibo ingerito poco prima. Diversi studi hanno dimostrato come a lungo andare (e non da subito come si può erroneamente pensare), dopo diversi mesi di continuo vomito, le difese che il dente possiede, lo smalto che ricopre ogni dente, si erode, e rende il dente più vulnerabile ai batteri.
Infine, i cibi ingeriti oltre al loro apporto calorico sono anche ricchi di vitamine, assolutamente necessarie per la salute dell’organo della bocca. La mucosa interna della bocca, la lingua, le labbra, sono tutte parti della bocca che sono direttamente interessate in senso negativo dal basso apporto vitaminico.
Erosione dentale
Lo smalto che ricopre e protegge i denti è intaccato continuamente dagli agenti esterni: cibo, fumo di sigaretta (anche della sigaretta elettronica !), bevande troppo zuccherate o acide. Le persone che soffrono di disturbi alimentari sviluppano molto più velocemente problemi di erosione dentale, che è in assoluto il disturbo dentale più comune per chi è affetto da questi problemi. Spesso queste persone assumono un eccessivo contenuto di bevande a basso contenuto calorico, che però al contrario sono molto acide o possono essere zuccherate: questo è il primo attacco che i denti subiscono, quello di una dieta non bilanciata. Anche il caffè, praticamente senza calorie, è una bevanda che come è comunemente noto rovina i denti e li macchia.
Alcune persone bevono aceto e succo di limone, liquidi notoriamente molto acidi, per placare la fame e per chiudere lo stomaco. L’erosione dentale causata dal vomito non è sempre presente e accade più facilmente dopo molti mesi che il paziente vomita, e coinvolge principalmente la parte interna dei denti superiori, quelli confinanti con il palato. Per quanto i denti riescano a resistere per lungo tempo all’acidità del vomito, lo stesso non si può dire per tutte le parti composte da mucosa, muscolo e sangue che non sono protette dallo smalto. Queste al contrario si eroderanno molto più velocemente.
Eccessivo consumo di cibi
Due dei tre principali disturbi alimentari (obesità e bulimia) inducono il Paziente a consumare un’eccessiva quantità di cibi, in molti casi molto elaborati e con alte quantità di zucchero. Questi cibi possono più facilmente portare alle più comuni malattie dentali, come le carie. Per quanto siano malattie semplici da prevenire, da analizzare e anche da curare, va detto che la corretta igiene orale e presenza ciclica nelle visite odontoiatriche sono pratiche spesso sottovalutate da qualsiasi tipologia di Paziente. Questo fa sì che queste semplici malattie odontoiatriche possano peggiorare notevolmente. Un dente malato che non è intercettato e curato per tempo creerà sempre più problemi al Paziente, fino a rischiare di doverlo estrarre.
Se, come indicato, anche i Pazienti che non soffrono di disturbi alimentari normalmente hanno molte possibilità di sviluppare carie e di altre comuni malattie dentali, i Pazienti che al contrario ne soffrono hanno delle percentuali molto più elevate.
Secchezza della bocca e problemi alle ghiandole salivari
I Pazienti che soffrono di bulimia e anoressia possono soffrire di secchezza della bocca, e le motivazioni sono molteplici. La più facile è per via delle tipologie di alimenti che si consumano (o che non si consumano), che fanno sì che le ghiandole salivari producano poca saliva, e che quindi portino alla secchezza della bocca.
Un’altra motivazione, questa più specifica, avviene per tutti quei Pazienti che si trovano in cura farmacologica, sia per curare i propri disturbi alimentari, sia per altri motivi. Tra i diversi effetti collaterali di alcuni di questi farmaci c’è la secchezza della bocca, oltre che la possibilità di sviluppare inappetenza.
In entrambi i casi la minore presenza di saliva, oltre a provocare la fastidiosa sensazione di secchezza, aumenta le possibilità di sviluppo di patologie orali. Senza lo strato protettivo di saliva, i denti sono più facilmente attaccabili dalla placca e dai batteri, questi hanno più tempo per rimanere sui denti (se questi non vengono lavati dopo ogni pasto con regolarità) e quindi è più facile che portino alle carie e alle altre principali malattie dentali.
La secchezza della bocca è una delle principali cause anche dell’alitosi.
Glossite e glossodinia (infiammazione della lingua)
Tutti i Pazienti che assumono pochi alimenti vitaminici, o che vomitano spesso, concorrono direttamente all’infiammazione e al decadimento della mucosa interna della loro bocca. A questo si aggiunge anche l’infiammazione e la secchezza della lingua, che è definita come glossite. La lingua assumerà dimensioni e colore diverso, oltre che bruciore. Un problema simile è la glossodinia, dove non si ha una modifica delle dimensioni e del colore ma il dolore è cronico, come per la glossite si ha una infiammazione della lingua. Questi due disturbi creano diversi problemi al Paziente: alito cattivo, difficoltà a mangiare e assumere liquidi, dolore continuo, sanguinamento dalla bocca.
Cheilite labiale
La bassa assunzione di vitamine e l’eventuale vomito eccessivo intaccano per prime le parti più sensibili e vive della bocca, tra cui anche le labbra. La cheilite labiale è l’infiammazione delle labbra, che porta a ingrossamento delle stesse, sanguinamento, screpolature. In casi più gravi il Paziente può sviluppare anche delle vescicole o delle ragadi labiali. Diversamente da denti, gengive e lingua che non sono direttamente e subito visibili agli occhi del nostro interlocutore, le labbra non possono essere nascoste. Per questo motivo la cheilite labiale ha come ulteriori cause anche dei risvolti psicologici per il Paziente che l’ha sviluppata.
Stress e bruxismo
Lo stress indotto dall’essere affetti da queste patologie porta anche allo sviluppo del bruxismo, cioè il digrignamento involontario dei denti. Le cause del bruxismo possono essere molto differenti da loro, sia meccaniche (problemi tra la mascella e la mandibola), ma che possono essere anche cause psicologiche.
Problemi estetici e problemi psicologici
All’aumentare dei disturbi alimentari aumentano i problemi ai denti, facendo sì che il Paziente veda un ulteriore difetto nella sua persona e quindi psicologicamente stia ancora peggio. Questo ingenera un circolo vizioso dove il Paziente diminuisce i suoi rapporti sociali con parenti e amici, cerca di nascondere ancora di più il suo problema e la malattia non fa altro che peggiorare.
Il primo passo per uscire da questa situazione è risolvere per primi i problemi dentali, che sono conseguenze del disturbo alimentare ma non ne sono parte integrante. Compiuto questo primo passo, il Paziente avrà già avuto un confronto continuativo con un medico, che potrà aiutarlo nel suo percorso di cura. SST Clinica Odontoiatrica aiuterà sempre i suoi Pazienti, per primo curando le loro malattie dentali, e successivamente migliorando anche gli inestetismi che potrebbero essere ancora presenti.
Gli errori e le soluzioni più comuni quando si soffre di disturbi alimentari
Sappiamo bene che chi ha sviluppato un disturbo alimentare non riuscirà a curarsi in breve tempo. Sono patologie che spesso non si vogliono comunicare agli altri, si tenta di nasconderle. Molti Pazienti non sanno o non riescono ad ammettere nemmeno a loro stessi di esserne affetti, e il percorso di cura non è puramente meccanico o solo farmacologico. Questa sezione dell’articolo vuole spiegare a quanti ne sono affetti quali sono gli errori principali che compiono e che hanno un diretto impatto sui loro denti. Conoscere questi errori può aiutarvi a limitare i danni che il disturbo alimentare comporta, e rendere più agevole il processo di guarigione.
Non è una malattia semplice e sarebbe sbagliato dire che si può curare velocemente e facilmente. Al contrario, adottare queste semplici mosse sarà solo utile per il lavorare più serenamente al problema.
Lavarsi eccessivamente i denti
Molti Pazienti affetti da disturbi alimentari cercano di nascondere agli altri il loro problema lavandosi eccessivamente i denti dopo aver vomitato. Come abbiamo scritto, diversi studi hanno confermato che l’erosione dentale causata dal vomito continuo avviene dopo diversi mesi, lo smalto che ricopre i denti è molto resistente. Se però al vomito è associata un continuo sfregamento dei denti, lo smalto si consumerà molto più velocemente, e il dente tenderà a demineralizzarsi.
I problemi che si presenteranno sono gli stessi: più possibilità che il dente venga colpito da carie ed altre malattie dentali, sensibilità dentinale aumentata, e diventa più facile la caduta del dente. Anche le gengive saranno interessate da questo sfregamento continuo, e potranno molto più facilmente infiammarsi, creare dolore continuo e pulsazione, ma anche sanguinare e sviluppare gengiviti e parodontiti.
È bene dunque che i Pazienti bulimici e anoressici cerchino di ridurre la quantità di volte che si lavano i denti, ritornando alle canoniche tre volte al giorno, dopo i principali pasti.
Combattere l’erosione dentale utilizzando il fluoro
Un altro modo per combattere l’erosione dentale nei Pazienti affetti da disturbi alimentari è l’utilizzo controllato di fluoro, un minerale utile per ridare vitalità e protezione ai denti. Solitamente il fluoro è dato ai bambini durante la crescita, e sarà compito dell’odontoiatra indicare ai genitori del loro bambino quale tipologia di fluoro e in quale quantità somministrare al bambino. Esistono in commercio pastiglie di fluoro, dentifrici fluorati, acque fluorate e simili. È sempre bene evitare di assumere sostanze senza il parere di un medico, quindi tutti i Pazienti affetti da questi disturbi dovrebbero rivolgersi al proprio odontoiatra e spiegare la loro situazione. Sarà poi interesse del dentista indicare le migliori soluzioni intermedie per combattere il problema ed eventualmente utilizzare il fluoro.
È necessario fare attenzione alla quantità di fluoro ingerita perché troppo provocherà la fluorosi, venature e macchie bianche e marroni sui denti che creeranno ulteriori problemi estetici. Per quanto questa patologia sia meno diffusa in Italia e in Europa rispetto ai paesi del continente americano, dove le acque pubbliche sono spesso arricchite artificialmente di fluoro, un Paziente che vorrà curarsi da solo senza il parere di un professionista potrebbe andare incontro a questi problemi.
Parlare del problema al proprio dentista
Rendersi conto di avere un disturbo alimentare non è semplice ne scontato. Accettare la presenza di questa patologia e parlarne con un professionista per iniziare un processo di guarigione è ancora più difficile e complesso, sono tutti i punti di vista, per primo quello psicologico. SST Clinica Odontoiatrica è comunque pronta e aperta al dialogo con tutti i suoi Pazienti, nel rispetto della privacy e della situazione clinica di ognuno di loro. Parlare al proprio odontoiatra di questo problema è un ottimo primo passo: si può cominciare ad aprirsi verso un professionista in uno spazio apposito, il medico potrà più facilmente rendersi conto di alcuni problemi orali che avrà sicuramente già riscontrato, e sarà quindi più semplice curarli. Inoltre i nostri Medici sono sempre pronti a darvi consigli e pareri professionali, e a indicarvi altre figure esterne alla nostra Clinica alle quali potervi rivolgere per un aiuto concreto.
Grazie a una conoscenza sicura del problema, la nostra Clinica può esservi da alleata nella cura di queste patologie. Possiamo creare insieme a voi dei percorsi di cura molto specifici, con delle visite cicliche più serrate, dove aiutarvi a controllare lo stato di salute della vostra bocca e curarla.
Inoltre il ruolo dell’Odontoiatra è quello di un medico che in molti casi ha visto il suo Paziente crescere negli anni, lo ha curato fin da bambino e quindi conosce, sia per memoria che grazie ai report sulla sua cartella clinica personale e alle fotografie, lo stato di sviluppo e di salute dei suoi denti. L’Odontoiatra si renderà quindi facilmente conto che c’è qualcosa che non va, soprattutto se si approccia a Pazienti adolescenti e donne, le persone in assoluto più facilmente colpibili da questi disturbi alimentari.
Bibliografia e note
Lorenna Mendes Temóteo Brandt, Liege Helena Freitas Fernandes, Amanda Silva Aragão, Yêska Paola Costa Aguiar, Sheyla Márcia Auad, Ricardo Dias de Castro, Sérgio D’Ávila Lins Bezerra Cavalcanti, Alessandro Leite Cavalcanti, “Relationship between Risk Behavior for Eating Disorders and Dental Caries and Dental Erosion”, The Scientific World Journal, vol. 2017, Article ID 1656417, 7 pages, 2017. doi: 10.1155/2017/1656417.
Kisely S, Baghaie H, Lalloo R, Johnson NW. Association between poor oral health and eating disorders: systematic review and meta-analysis. Br J Psychiatry. 2015 Oct;207(4):299-305. doi: 10.1192/bjp.bp.114.156323. PMID: 26429686.
Ashcroft A, Milosevic A. The eating disorders: 2. Behavioural and dental management. Dent Update. 2007 Dec;34(10):612-6, 619-20. doi: 10.12968/denu.2007.34.10.612. PMID: 18196826.
Johansson AK, Norring C, Unell L, Johansson A. Eating disorders and oral health: a matched case-control study. Eur J Oral Sci. 2012 Feb;120(1):61-8. doi: 10.1111/j.1600-0722.2011.00922.x. Epub 2012 Jan 20. PMID: 22288922.
Lo Russo L, Campisi G, Di Fede O, Di Liberto C, Panzarella V, Lo Muzio L. Oral manifestations of eating disorders: a critical review. Oral Dis. 2008 Sep;14(6):479-84. doi: 10.1111/j.1601-0825.2007.01422.x. PMID: 18826377.
Frydrych AM, Davies GR, McDermott BM. Eating disorders and oral health: a review of the literature. Aust Dent J. 2005 Mar;50(1):6-15; quiz 56. doi: 10.1111/j.1834-7819.2005.tb00079.x. PMID: 15881300.