Nell’ottica di continuare gli studi sulla diffusione del Coronavirus e i suoi effetti sulla popolazione, il Professor Gianluca Tartaglia e il suo gruppo tra cui il Dottor Maurizio Festa hanno partecipato a uno studio condotto in collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano (La Statale) e l’Università degli Studi di Bari. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica International Journal of Environmental Research and Public Health (IJERPH), con il titolo “Serological Profile of Children and Young Adults with at Least One SARS-CoV-2 Positive Cohabitant: An Observational Study”.

 

L’indagine si è svolta all’interno dei comuni di Segrate, Vimodrone, Peschiera Borromeo, Crema e Lodi, prendendo in considerazione un numero di bambini e ragazzi di ambo i sessi tra i quattro e i sedici anni, che sono stati in contatto in famiglia con almeno una persona affetta da Covid-19. Lo studio ha analizzato in che modo il Covid si trasmette all’interno delle famiglie, e quanto i bambini possano infettarsi rispetto agli adulti in prima e seconda ondata. Sono risultati meno colpiti dalla malattia, sviluppando quasi sempre sintomi molto lievi o spesso risultando asintomatici.

L’esperimento si è svolto raccogliendo i campioni di sangue dei giovani pazienti con dei test sierologici pungidito, che andassero a osservare gli anticorpi IgG-IgM presenti nell’organismo.

I risultati confermano che i bambini e i ragazzi hanno una bassa percentuale di possibilità di contrarre il Covid dai propri parenti più anziani, e più i bambini sono piccoli, più difficilmente possono essere esposti al rischio di contrarre la malattia.

La raccolta dei campioni è stata fatta durante la scorsa estate, i dati dopo essere stati elaborati e studiati sono stati pubblicati a febbraio 2021. Chi volesse leggere il testo di questa pubblicazione scientifica può farlo a questo link (leggi la pubblicazione). Inoltre, è possibile leggere anche tutte le altre pubblicazioni scientifiche alle quali il Professor Tartaglia ha preso parte in questa pagina.